domenica 11 novembre 2012

AVANTEA



È nata a Cremona, nel centro ‘Avantea srl’ del genetista Cesare Galli e della moglie dottoressa Giovanna Lazzari, uno dei primi allevamenti di suini transgenici a fini di ricerca e per la produzione di organi OGM (Organismo Geneticamente Modificato) che, per ora trapiantati sperimentalmente sui primati, potrebbero in futuro arrivare ad essere trapiantati sull’uomo. Il via libera è arrivato il 18 maggio 2011 con un parere del Consiglio superiore di Sanità (CSS), investito della questione dal ministero della Salute. Il parere prevede dunque la possibilità di avviare allevamenti di animali OGM, ma ”esclusivamente a fini di ricerca” e con dei paletti precisi, a partire dal numero di capi che potranno essere prodotti. Il via libera è stato dato con limitazioni. Il CSS ha impiegato circa un anno per decidere. Questo tipo di attività viene ammessa secondo una “procedura sperimentale”, sotto il controllo del Ministero della Salute, in un contesto di «vacatio legis» sulla clonazione animale, il cui divieto è scaduto il 31 dicembre 2001. Subito dopo il via libera, le associazioni per la protezione degli animali hanno fatto sentire la loro voce contraria recepita nella Regione Lombardia dal Consigliere Regionale Renzo Bossi ha presentato il progetto di legge n. 86 il cui obiettivo è il divieto di allevamento e uso di animali per la sperimentazione. Una norma che bloccherebbe la ricerca obbligando a spostarla in altra regione.

Non si tratterà di “allevamenti indiscriminati”, bensì di allevamenti di suini o animali transgenici “esclusivamente a fini di ricerca” e nei quali il numero degli animali presenti sarà “contingentato sulla base delle esigenze legate alle ricerche stesse”, ha spiegato il presidente del CSS Enrico Garaci. Inoltre, l’autorizzazione deve essere sempre relativa e riguardare un preciso progetto di ricerca. Non si tratta dunque, ribadisce il presidente del CSS, “di allevamenti indiscriminati, ma tutto sarà correlato ad una specifica richiesta da sottoporre al ministero della Salute”. Il parere prevede anche precise norme di garanzia: “Ad esempio il fatto, spiega Garaci , che tali allevamenti siano comunque separati da altre tipologie di allevamenti. ”Mi fa piacere che alla fine un nostro diritto, quello di fare ricerca, sia stato riconosciuto. Ora possiamo continuare la nostra attività, che è sempre stata trasparente”, ha commentato Galli.
Cesare Galli
Ma quale e’ l’obiettivo delle ricerche di Galli? La richiesta di avviare un allevamento, spiega l’esperto, ”è motivata dall’esigenza di poter disporre di animali OGM in numero sufficiente e che si riproducano naturalmente, al fine di rendere le sperimentazioni più semplici”. Il progetto maggiore al quale Galli lavora è quello sugli xenotrapianti: ”I suini transgenici da noi prodotti, spiega, vengono inviati a centri di ricerca in Italia, a Padova, e all’estero; qui gli organi OGM dei suini vengono trapiantati a primati per valutare la risposta e il rigetto”. Il fine ultimo è, ovviamente, arrivare al trapianto sull’uomo. Per ora, si è lavorato sul trapianto delle isole pancreatiche per la produzione di insulina (nel mondo, già alcuni test clinici sull’uomo sono stati effettuati), ma anche sul trapianto di neuroni da suini OGM a primati per lo studio del Parkinson e sul trapianto del rene (sempre su primati). Nel centro di Galli si studiano inoltre le malattie genetiche dell’uomo, sempre utilizzando modelli di suini OGM.
È importante sottolineare il fatto che il ministero per la Sanità e gli organi ministeriali competenti (Css e Iss) potranno avere la conoscenza diretta dei risultati di una sperimentazione sullo xenotrapianto effettuato in Italia. In tal modo potranno essere controllati tutti gli aspetti di biosicurezza (virus, retrovirus etc) connessi allo xenotrapianto invece di reperire passivamente i risultati di sperimentazioni effettuate in altri Paesi.

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