È
nata a Cremona, nel centro ‘Avantea srl’ del genetista Cesare
Galli e della moglie dottoressa Giovanna Lazzari, uno dei primi
allevamenti di suini transgenici a fini di ricerca e per la
produzione di organi OGM (Organismo Geneticamente Modificato) che,
per ora trapiantati sperimentalmente sui primati, potrebbero in
futuro arrivare ad essere trapiantati sull’uomo. Il via libera è
arrivato il 18 maggio 2011 con un parere del Consiglio superiore di
Sanità (CSS), investito della questione dal ministero della Salute.
Il parere prevede dunque la possibilità di avviare allevamenti di
animali OGM, ma ”esclusivamente a fini di ricerca” e con dei
paletti precisi, a partire dal numero di capi che potranno essere
prodotti. Il via libera è stato dato con limitazioni. Il CSS ha
impiegato circa un anno per decidere. Questo tipo di attività viene
ammessa secondo una “procedura sperimentale”, sotto il controllo
del Ministero della Salute, in un contesto di «vacatio legis» sulla
clonazione animale, il cui divieto è scaduto il 31 dicembre 2001.
Subito dopo il via libera, le associazioni per la protezione degli
animali hanno fatto sentire la loro voce contraria recepita nella
Regione Lombardia dal Consigliere Regionale Renzo Bossi ha presentato
il progetto di legge n. 86 il cui obiettivo è il divieto di
allevamento e uso di animali per la sperimentazione. Una norma che
bloccherebbe la ricerca obbligando a spostarla in altra regione.
Non
si tratterà di “allevamenti indiscriminati”, bensì di
allevamenti di suini o animali transgenici “esclusivamente a fini
di ricerca” e nei quali il numero degli animali presenti sarà
“contingentato sulla base delle esigenze legate alle ricerche
stesse”, ha spiegato il presidente del CSS Enrico Garaci. Inoltre,
l’autorizzazione deve essere sempre relativa e riguardare un
preciso progetto di ricerca. Non si tratta dunque, ribadisce il
presidente del CSS, “di allevamenti indiscriminati, ma tutto sarà
correlato ad una specifica richiesta da sottoporre al ministero della
Salute”. Il parere prevede anche precise norme di garanzia: “Ad
esempio il fatto, spiega Garaci , che tali allevamenti siano comunque
separati da altre tipologie di allevamenti. ”Mi fa piacere che alla
fine un nostro diritto, quello di fare ricerca, sia stato
riconosciuto. Ora possiamo continuare la nostra attività, che è
sempre stata trasparente”, ha commentato Galli.
Cesare Galli |
Ma
quale e’ l’obiettivo delle ricerche di Galli? La richiesta di
avviare un allevamento, spiega l’esperto, ”è motivata
dall’esigenza di poter disporre di animali OGM in numero
sufficiente e che si riproducano naturalmente, al fine di rendere le
sperimentazioni più semplici”. Il progetto maggiore al quale Galli
lavora è quello sugli xenotrapianti: ”I suini transgenici da noi
prodotti, spiega, vengono inviati a centri di ricerca in Italia, a
Padova, e all’estero; qui gli organi OGM dei suini vengono
trapiantati a primati per valutare la risposta e il rigetto”. Il
fine ultimo è, ovviamente, arrivare al trapianto sull’uomo. Per
ora, si è lavorato sul trapianto delle isole pancreatiche per la
produzione di insulina (nel mondo, già alcuni test clinici sull’uomo
sono stati effettuati), ma anche sul trapianto di neuroni da suini
OGM a primati per lo studio del Parkinson e sul trapianto del rene
(sempre su primati). Nel centro di Galli si studiano inoltre le
malattie genetiche dell’uomo, sempre utilizzando modelli di suini
OGM.
È
importante sottolineare il fatto che il ministero per la Sanità e
gli organi ministeriali competenti (Css e Iss) potranno avere la
conoscenza diretta dei risultati di una sperimentazione sullo
xenotrapianto effettuato in Italia. In tal modo potranno essere
controllati tutti gli aspetti di biosicurezza (virus, retrovirus etc)
connessi allo xenotrapianto invece di reperire passivamente i
risultati di sperimentazioni effettuate in altri Paesi.
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