martedì 13 novembre 2012

COME HANNO CERCATO DI RISOLVERE LE DUE PRINCIPALI PROBLEMATICHE


 
È per cercare di migliorare il problema del rigetto e per risolvere anche la mancanza di organi da trapiantare, che si è pensato di creare, mediante l'ingegneria genetica, e usare degli animali transgenici, animali geneticamente più vicini all'uomo e creati unicamente per questo scopo e quindi disponibili in grandi quantità. In questa direzione il 1995 fu l'anno che vide i primi passi concreti. In questo campo in particolare si fa riferimento all'utilizzo di maiali: mentre in passato la preferenze era caduta su primati non umani, attualmente la comunità scientifica ha escluso l'utilizzo di tali animali come fonte d'organi, sia per motivi pratici che etici, scegliendo di utilizzare i maiali come fonte potenziale di organi, tessuti o cellule per lo xenotrapianto. I maiali risultano infatti gli animali più “adatti per la loro conformazione anatomica e genetica, adattamento accresciuto, come detto sopra, dall'intervento dell'ingegneria genetica, che lavora al fine di rendere i maiali transgenici molto simili all'uomo. L'utilizzo delle modificazione genetica degli animali donatori e l'uso di farmaci immunosoppressori sono attualmente i due approcci fondamentali per prolungare la riuscita del trapianto ed evitare, in parte, i problemi fondamentali quale quello del rigetto e quello della trasmissione di virus dall'animale all'uomo.

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