Negli
ultimi decenni lo sviluppo tecnologico ha avuto un impulso eccezionale, in
particolare per quanto riguarda il campo delle “biotecnologie innovative”, con
la scoperta del DNA e la possibilità della sua manipolazione. In questo ambito
vorremo inserire la tecnica dei xenotrapianti, termine che indica il trapianto
di organi, tessuti, cellule da una specie animale all'altra, in quanto
strettamente legata con la modificazione genetica degli animali.
Al
giorno d'oggi la tecnica dei trapianti rappresenta la soluzione a molte e
diverse patologie umane. Vi è però in questo quadro positivo un fattore limite
grave ed evidente: la carenza di organi e tessuti umani utili per il trapianto.
Lo xenotrapianto, da questo punto di vista, offrirebbe una pratica soluzione
all'inconveniente sopra evidenziato, garantendo una buona riserva di organi,
tessuti e cellule e ovviando così, alla carenza di donatori umani. È una
lontana dal divenire realtà clinica. Tale tecnica è ancora in fase sperimentale
e preclinica, in quanto vi sono parecchie questioni irrisolte, sia pratiche che
morali. Dal punto di vista pratica, infatti, lo xenotrapianto solleva due
problemi importanti quali il rigetto e la possibilità di introduzione di nuovi
agenti infettivi nella popolazione umana, mentre dal punto di vista etico di
sono questioni che richiedono n interventi non solo di natura medica, ma anche
teologica, psicologia ed etica, nonché di natura legale e procedurale.
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